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Verbali degli incontri del coordinamento

Verbale incontro ZOOM 23/6/2020


Favaretto, Zecchinato, Tali Corona, Pettinati, Merlin, Amaddeo, Boggian, Tombolato, Angelozzi, Forti, Camuccio, Lasalvia, Monari, Ramaciotti, Calabrese, Geatti, Casarin, De Rossi, Stacconi, Filippo

Favaretto introduce l’ordine del giorno:

  1. Situazione residenzialità

  2. Prossima convocazione della Commissione Regionale per la Salute Mentale

  3. Iniziative del Coordinamento


Relativamente al punto 1 si concorda su incompletezza e ritardo delle indicazioni per la fase 3, ivi compreso il documento regionale del 22/6, che fornisce linee di indirizzo riguardanti norme di tipo preventivo più che indicazioni di carattere riabilitativo. La comunanza di gestione di strutture residenziali e semiresidenziali per anziani, disabili, minori, dipendenze e salute mentale pare poco funzionale e fornire risposte efficaci a bisogni specifici di settore. Per tale motivo Favaretto propone di inviare ad assessore Lanzarin e direttore Mantoan il documento descrittivo presentato in bozza sulla situazione in atto, propositivo nei termini di una collaborazione alla stesura di indicazioni più specifiche per la fase 3.

De Rossi evidenzia come la scadenza elettorale ed il cambio al vertice dell’area sanità e sociale costituiscano una opportunità da cogliere, eventualmente chiedendo ai candidati un confronto sulle tematiche della Salute Mentale. Alla prossima seduta della commissione Regionale va rappresentata la complessità di organizzazione e bisogni dell’area Salute Mentale, che non coincidono con le scelte di programmazione sanitaria fatte negli ultimi anni.

Forti chiarisce che l’ordine del giorno della convocazione della Commissione regionale riguarda la verifica dello stato di attuazione dei piani di massima della DGR 1473 e la presentazione di documenti specifici di settore, senza ulteriori specificazioni.

Lasalvia auspica criteri di qualità nella selezione dei prossimi tecnici regionali di area, stigmatizzando l’immagine vincente della Sanità veneta uscita dalla attuale pandemia, basata sulla convinzione che il modello veneto abbia sapientemente preservato l’organizzazione territoriale dei servizi, a differenza di quanto fatto in Lombardia. Alla commissione regionale va rappresentato il mandato estremamente riduttivo per il quale è stata utilizzata nel corso della sua funzione. Infine considera poco attendibili i dati recentemente divulgati sulla maggiore incidenza di disturbi di area psichiatrica in relazione alla pandemia.

Angelozzi considera come l’assenza di idee indicazioni regionali ha lasciato spazio alla creatività delle organizzazioni locali, che tuttavia in assenza coordinamento non possono diventare indicazioni per buone pratiche generali ed organiche. L’attuale aggiornamento di fase 3 fornisce indicazioni pratiche sulla gestione delle strutture, ma non affronta i bisogni di integrazione sociale e lavorativa degli utenti.

Merlin descrive la chiusura dei CD, con cassaintegrazione del personale ed il rischio che si possa ritenere che i pazienti si possano riabilitare da soli. La pandemia ha offerto delle possibilità di empowerment che va sfruttata e definisce un profilo di funzionamento degli utenti talvolta più evoluto di quanto si pensava. Possono essere sperimentate rapidamente soluzioni nuove, efficaci ed efficienti.

Monari sottolinea che alla Commissione regionale va rappresentata l’attuale inadeguatezza degli organici di personale, che impedisce la realizzazione di una programmazione minima, limitando anche la gestione all’ordinario.

Favaretto riassume i contenuti della discussione, sintetizzando:

  1. Richiesta di incontro con l’assessore Lanzarin, per discutere dei contenuti del documento programmatico del Coordinamento veneto per la salute mentale;

  2. Organizzazione di un evento di promozione e sensibilizzazione della cittadinanza nei confronti delle tematiche di interesse per la salute mentale, da organizzare a ridosso delle elezioni (proposta iniziale “La comunità che cura”);

  3. Organizzazione di una diretta con i candidati o i loro delegati per valutare l’attenzione ai bisogni della salute mentale


Verbale dell’incontro del coordinamento Veneto per la salute mentale SaMe Ve 17 Novembre 2020 ore 17

In videoconferenza

Sono presenti tutti i rappresentanti delle associazioni che aderiscono al coordinamento ( ad esclusione di Card e AIP e Sirp)

G.Favaretto Introduce l’ordine del giorno : esame di alcuni provvedimenti della regione veneto , proposte di iniziative del coordinamento , stato dei servizi anche in relazione alla emergenza covid. L’ultimo punto viene rimandato vista la corposità degli altri temi . Illustra i provvedimenti della regione con una presentazione che viene allegata e apre la discussione

Tali Corona ( Aitsam)riferisce in merito alla partecipazione ala commissione nazionale per la salute mentale e all’impegno d questa di produrre un documento sulla prevenzione della contenzione

Baldan, ( Lo specchio) riferisce che la loro associazione intende valutare la legittimità del documento regionale anche eventualmente muovendosi in tal senso. Completa il suo intervento , dopo una interrtuione tecnica sottolineando l’importanza di un confronto costruttivo. Fra i diversi attori

Monari ( CGIL ) ribadisce l’imp0ortanze dei diversi punti di vista e la necessità di rendere i portatori di interesse protagonisti delle scelte

Lihard ( Comitato per la difesa della sanità Venezia ) Illustra la loro attività e lo specifico0 interesse per la salute mentale e invita a una prossima iniziativa sul tema da loro organizzata . Ricorda i paini di zona che si stanno approntando

Diaz ( aidefad ) illustra la loro attività e ribadisce l’importanza del contributo dei portatori di interesse e la necessità di empowerment

Calabrese ( Applet) ricorda i gravi e problemi collegati alla residenzialità e alla situazione delle RSSP

De Rossi ( Psive) concorda sulla opportunità di analisi dei documenti , ne sottolinea alcune fragilità e auspica la maggior partecipazione di tutti i soggetti come una risorsa per una qualità migliore della programmazione

Torri ( confcooperative ) propone una riflessione “di sistema” e di considerare l’organizzazione di una conferenza regionale per la salute mentale al fine di favorire proposte e confronto virtuoso con le istituzioni

Lasalvia( PsiVe) sottolinea la centralità del lavoro della commissione reginale per la salute mentale che deve essere investita concretamente della possibilità di verificare e condividere i diversi provvedimenti. Ricorda che nei numerosi gruppi di lavoro sono presenti molte perone presenti nel coordinamento e richiama la necessitò d porre una questione sul metodo di lavoro che comprenda la condivisione con i portatori di interesse

Forti ( PsiVe) sottolinea e condivide tale posizione

Caruccio ( SISIM) evidenzia l’insufficienza scientifica tecnica e concettuale del documento sulla contenzione

Tombolato ( Sinpia) conferma l’interesse per la neuropsichiatria infantile di sostenere la condivisione e quanto le tematiche della salute mentale siano direttamente legate a quelle della età evolutiva.

Lejeune ( Ati) propone di istituire dei gruppi di lavoro

Casarin ( legacoop) sottolinea l’importanza che il coordinamento si faccia portatore di promuovere dibattito e cultura della salute mentale


Favaretto Propone di organizzare una iniziativa , in videoconferenza per illustrare alcuni fra i provvedimenti presi dalla regione e per lanciare la proposta di un conferenza regionale per la salute mentale. Si riserva di inviare a breve una proposta a tutto i coordinamento . rilancia la proposta di gruppi di lavoro . la riunione si conclude alle 19

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